venerdì 4 gennaio 2013

Analisi delle relazioni

Nel ciclo della vita noi siamo come una foglia unita al picciolo che è unito al ramo, che a sua volta è unito ad altri rami ed infine al tronco che cresce sulle radici le quali attingono la linfa vitale dal terreno.

La linfa vitale è semplicemente il distillato della nostra esistenza in qualità di foglia e di tutti gli altri elementi con i quali, sotto tale forma, abbiamo interagito.

Infatti in qualità di foglia purifichiamo l’aria, la completiamo con elementi che vanno ad arricchire anche le particelle di umidità che cadono al suolo sotto forma di pioggia; questi due elementi, aria e acqua, a loro volta contribuiscono ad un ulteriore lavorazione del “corpo” morto della foglia che in autunno cade al suolo.

Questo corpo così rielaborato nutre il terreno dove le radici riassorbono questi elementi arricchiti, li rimandano attraverso il tronco, nei rami, sui piccioli e nuovamente sulle foglie.

L’albero e le foglie assimilano così nuovi elementi che permettono un ciclico percorso di vita prevalentemente in arricchimento, ma nessuno di questi elementi è separato dagli altri, sono tutti parte della stessa matrice, anche se la grande illusione ce li mostra come singole entità distinte che esistono in diverse sequenze.

In realtà tutto è parte di un unico Qui e Ora.

Si parla molto di Karma, di reincarnazione, ma se mettiamo in correlazione queste due leggi con moltissimi altri insegnamenti ci dovremmo rendere conto che qualcosa non corrisponde esattamente con il modo come la maggior parte di noi interpreta il funzionamento di queste leggi.

Tizio dice: “in una vita passata sono stato Napoleone”, ma anche Caio asserisce di essere stato Napoleone in una vita passata…

Se Napoleone o Cleopatra, o chiunque altro, hanno affrontato varie incarnazioni per giungere ad essere attualmente presenti nel nostro Qui e Ora sotto molti, tanti, vari aspetti, c’è una sola spiegazione logica, la spiegazione che comunque ci viene data in moltissime sedi: non esistono “molte anime”, ma esiste una sola anima che sperimenta contemporaneamente tutte le cause e tutti gli effetti.

Come descrivo meglio in dettaglio nel capitolo de “Il Cosmo”, il tempo assume solo il compito di permettere la comprensione delle varie esperienze, in realtà è la possibilità di scrivere un romanzo sul significato di un semplice puntino, è la possibilità di osservare con maggior praticità e comprensione laddove tutto è ovvio e già “sotto il nostro naso”.

Tutta questa sperimentazione non “è stata sperimentata”, non “sarà sperimentata”, bensì “è sperimentata” adesso.

Dunque anche la “famosa” legge del Karma consiste in una semplice interazione tra i vari Qui e Ora.

Nel preciso istante in cui io commetto una grave azione nei confronti di un’altra incarnazione, esattamente proprio in quel momento ne sono anche la vittima, non devo “morire” per poi rinascere a subire un’esperienza simile, ma mi trovo esattamente “lì e in quel momento” sperimentando la mia Essenza da un altro punto di coscienza, anche se apparentemente non me ne rendo conto in “questa” mia Essenza, questo significa propriamente essere Uno con il tutto, non può esserci un’altra spiegazione.

Qualsiasi causa ed il suo effetto coesistono quindi contemporaneamente, credere di essere solo la causa e di poter aspettare una futura incarnazione per subirne la conseguenza, o addirittura credere che non vi sia “punizione” alcuna, è il più grande inganno del nostro Ego.

Il bello è che ciò vale anche per le buone azioni, quindi se agiamo di conseguenza facendoci solo del bene, non possiamo che trarne vantaggi; sia da una parte come “ricevente” che dall’altra come “operante” della buona azione siamo sempre “noi” a goderne.

Forse può sembrare ancora un po’ astrusa come asserzione, ma è proprio ciò che viene approfondito in queste pagine, o almeno è ciò che cerco di fare.

Il qui e ora esprime una multidimensionalità legata alla forma della materia e dell’energia, la sua presenza è ovunque, sia nell’Universo che nei “Multiversi”, persino quindi in quelle dimensioni che chiamiamo “l’aldilà” e che ci immaginiamo molto più “lontane” di quanto non lo siano effettivamente.

… il Qui e Ora esiste anche dove non vi è nulla…

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